La transizione energetica rappresenta una priorità per la maggior parte dei piani di sviluppo di un territorio. La diffusione di risorse rinnovabili unita a un progresso digitale avanzato sta trasformando interamente il sistema energetico. La digitalizzazione dell’energia rinnovabile.

La transizione energetica indica il passaggio da un mix energetico basato sull’uso di combustibili fossili ad un sistema basato sullo sfruttamento di risorse rinnovabili e inesauribili che consente di tutelare il Pianeta, assicurandone la vita. Tenendo presente che il 90% delle emissioni di CO2 proviene dal settore energetico, si può facilmente comprendere perché la transizione è così fondamentale.

Tuttavia la strada verso un innovativo paradigma energetico non può essere intrapresa senza investire sulle nuove tecnologie digitali. Lo si evince chiaramente dai risultati emersi dall’Ey Summit sulle Infrastrutture “Transizione digitale ed energetica” dove analizzando i dati ottenuti su un campione di oltre 400 manager intervistati, sono state evidenziate due urgenze in questo ambito.

Secondo il 54% degli intervistati, la priorità è il passaggio totale alle rinnovabili per le infrastrutture delle utilities e per il 40% la priorità è il potenziamento delle infrastrutture di connettività. Il 95% degli intervistati ritiene che la digitalizzazione agevoli i processi di sostenibilità ma che ci sia una carenza infrastrutturale da colmare: in tutto il Mondo, il 75% delle aziende non conosce a fondo le possibilità offerte dal 5G.

Si pensi che il 25% degli italiani non è consapevole delle potenzialità del 5G, mentre il 42% ambisce a una connettività migliore, sia fissa che mobile resa possibile solo dai processi di digitalizzazione.

Anche il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), i cui obiettivi riguardano per il 67% energia pulita e digitalizzazione, afferma la necessità di una cooperazione tra sviluppo dell’energia rinnovabile e transizione digitale che consenta al nostro Paese di rinascere.

Inoltre, gli ormai noti obiettivi di decarbonizzazione europei, devono essere soddisfatti: ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 per poter raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

In questo contesto, tecnologie digitali e fonti rinnovabili sono le fondamenta per costruire una rete interconnessa, funzionale e flessibile, creando insieme il binomio perfetto che può fare la differenza. La digitalizzazione in ambito energetico contribuisce positivamente alla sostenibilità ambientale, economica, sociale di ogni Paese.

In che modo? Aiutando a rispettare l’ambiente, agevolando la distribuzione energetica attraverso reti smart, avvantaggiando i consumatori con servizi innovativi per gestire in maniera più efficiente gli impianti, minimizzando i consumi energetici.

La connessione 5G è ultraveloce, affidabile e grazie alla sua potenza è capace di garantire servizi innovativi per consumatori e imprese supportando tecnologie evolute di IoT, Smart Grid, intelligenza artificiale, sistemi di sensoristica.

Se l’approvvigionamento energetico mediante fonti fossili è garantito da enormi ma poche centrali nucleari, la produzione energetica da risorse alternative implica l’avvento di una generazione distribuita che presume la presenza di migliaia di impianti di diverse taglie diffusi sul territorio.

La produzione energetica di tutti gli impianti, in particolare nei momenti di maggiore produttività, mette a dura prova le reti elettriche. Anche per questo motivo infatti, si stanno evolvendo le Smart Grid ovvero reti intelligenti che concepiscono un nuovo modello di produzione e distribuzione dell’energia che permetta una gestione efficiente, controllata, che consenta l’interazione tra utente e gestore della Rete e una comunicazione efficace tra Reti.

In questo modo si parla di energia decentralizzata, attraverso la tradizionale rete elettrica l’energia fluisce in unica direzione, nelle Smart Grid il flusso è bidirezionale, abilitando, per esempio, i proprietari di impianti fotovoltaici a immettere energia in Rete.

L’effetto più visibile della digitalizzazione applicata al sistema energetico riguarda proprio le Reti smart, una soluzione particolarmente utile per fonti rinnovabili intermittenti come eolico e fotovoltaico, che possono essere totalmente integrate nella Rete.

Muta anche il ruolo del consumatore sostenuto dal progresso digitale. Da utente passivo diventa attivo, dal momento che può catturare e immettere in Rete energia elettrica. Ulteriori vantaggi offerti agli utenti grazie alla digitalizzazione sono: contatori smart in grado di reperire informazioni simultanee su consumi e produzione. Nuovi servizi per gestire funzionalità da remoto come demand response e la domotica.

Parchi solari, eolici, alcune centrali idroelettriche sono già gestite per mezzo della Rete. Per esempio attraverso tecnologie per la manutenzione predittiva: grazie all’uso di software all’avanguardia è possibile rilevare la presenza di anomalie nel funzionamento di un impianto, accorgendosi subito dei potenziali rischi si può intervenire tempestivamente prima di causare danni. Riconoscere in anticipo la presenza di eventuali interferenze consente di migliorare la produttività degli impianti.

La digitalizzazione comprende anche numerose tecnologie relative all’intelligenza artificiale e all’Internet of Things. IoT fornisce droni o robot che possono accertarsi del corretto funzionamento dell’impianto in maniera ancora più efficiente, dimezzando i tempi, annullando i rischi per le persone.

In questo modo si può monitorare l’impatto delle infrastrutture sull’ambiente e limitarlo. Utilizzando invece gli smart glasses, è possibile verificare l’operatività di un impianto anche a grande distanza: il tecnico, indossando gli occhiali, potrà vedere sul proprio monitor tutto ciò che succede all’impianto, come se si trovasse lì.

I sistemi per la realtà aumentata o virtuale entrano in gioco in quelle situazioni in cui la presenza umana risulta imprescindibile.

Il passaggio da un sistema energetico basato sull’utilizzo di combustibili fossili a un sistema che sfrutta risorse rinnovabili rappresenta una delle più importanti sfide globali che dovremo affrontare.

Insieme ai vantaggi offerti dalla digitalizzazione applicati al settore energetico, questa sfida rappresenta l’opportunità di creare veramente un futuro sostenibile per le nuove generazioni.

 

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